PATOLOGIE

Tumore della tiroide

Il tumore della tiroide (detto anche carcinoma della tiroide) è una forma rara di cancro che nasce all’interno della ghiandola posta alla base del collo, responsabile della produzione degli ormoni che regolano il metabolismo. Nella grande maggioranza dei casi interessa le cellule che fabbricano questi ormoni (carcinomi papillari o follicolari); più raramente coinvolge le cellule C che secernono calcitonina (carcinoma midollare) o assume forme molto aggressive (carcinoma anaplastico). La malattia compare soprattutto nelle donne adulte e, se individuata precocemente, ha una prognosi eccellente.

Nelle fasi iniziali il tumore è spesso silenzioso - asintomatico e viene scoperto durante un’ecografia di routine. Con la crescita possono comparire:

  • nodulo indolore o gonfiore alla base del collo
  • raucedine o cambio di voce persistente
  • difficoltà a deglutire o a respirare
  • ingrossamento dei linfonodi del collo

Le cause esatte non sono ancora definite, ma alcuni fattori di rischio aumentano la probabilità di sviluppare un tumore tiroideo:

  • storia familiare di carcinoma tiroideo o sindromi genetiche ereditarie (es. neoplasia endocrina multipla, sindrome di Cowden).
  • Esposizione a radiazioni ionizzanti del collo, soprattutto in età pediatrica.
  • Carenza iodica prolungata (associata in particolare al carcinoma follicolare).
  • Pregressa radioterapia o altre neoplasie endocrine.
  • Nelle donne, l’incidenza è quasi doppia rispetto agli uomini.

La valutazione parte da visita specialistica ed ecografia del collo. Se il nodulo ha caratteristiche sospette si procede con:

  • esami del sangue per controllare l’ormone tireostimolante (TSH), gli ormoni tiroidei e, quando indicato, la calcitonina
  • agoaspirato del nodulo per l’esame al microscopio
  • indagini di imaging (ecografia ad alta definizione; solo in casi selezionati TC o risonanza) per definire l’estensione della malattia

Il trattamento di scelta è quasi sempre l’intervento chirurgico (lobectomia o tiroidectomia totale, con eventuale rimozione dei linfonodi vicini). In seguito possono essere necessari:

  • iodio radioattivo per eliminare eventuali cellule residue (nei carcinomi papillari e follicolari)
  • terapia ormonale sostitutiva a vita per mantenere il corretto metabolismo e ridurre il rischio di recidiva
  • farmaci mirati o radioterapia nei casi avanzati o non operabili; la chemioterapia è riservata a situazioni molto rare
La sopravvivenza a cinque anni supera il 99 % quando la diagnosi è precoce. Controlli periodici con ecografia e dosaggio degli ormoni permettono di monitorare a lungo termine l’eventuale ricomparsa della malattia.

Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.

Ultimo aggiornamento: 16/06/2025

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