Tumore della tiroide
Nelle fasi iniziali il tumore è spesso silenzioso - asintomatico e viene scoperto durante un’ecografia di routine. Con la crescita possono comparire:
- nodulo indolore o gonfiore alla base del collo
- raucedine o cambio di voce persistente
- difficoltà a deglutire o a respirare
- ingrossamento dei linfonodi del collo
Le cause esatte non sono ancora definite, ma alcuni fattori di rischio aumentano la probabilità di sviluppare un tumore tiroideo:
- storia familiare di carcinoma tiroideo o sindromi genetiche ereditarie (es. neoplasia endocrina multipla, sindrome di Cowden).
- Esposizione a radiazioni ionizzanti del collo, soprattutto in età pediatrica.
- Carenza iodica prolungata (associata in particolare al carcinoma follicolare).
- Pregressa radioterapia o altre neoplasie endocrine.
- Nelle donne, l’incidenza è quasi doppia rispetto agli uomini.
La valutazione parte da visita specialistica ed ecografia del collo. Se il nodulo ha caratteristiche sospette si procede con:
- esami del sangue per controllare l’ormone tireostimolante (TSH), gli ormoni tiroidei e, quando indicato, la calcitonina
- agoaspirato del nodulo per l’esame al microscopio
- indagini di imaging (ecografia ad alta definizione; solo in casi selezionati TC o risonanza) per definire l’estensione della malattia
Il trattamento di scelta è quasi sempre l’intervento chirurgico (lobectomia o tiroidectomia totale, con eventuale rimozione dei linfonodi vicini). In seguito possono essere necessari:
- iodio radioattivo per eliminare eventuali cellule residue (nei carcinomi papillari e follicolari)
- terapia ormonale sostitutiva a vita per mantenere il corretto metabolismo e ridurre il rischio di recidiva
- farmaci mirati o radioterapia nei casi avanzati o non operabili; la chemioterapia è riservata a situazioni molto rare
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025