La Storia di Maugeri
C'è chi sogna il futuro e chi ha il coraggio di costruirlo
Salvatore Maugeri ha trasformato un'intuizione in rivoluzione, il pensiero in azione, una convinzione in scienza nuova. Questa è la storia della sua visione.
Salvatore Maugeri nasce ad Aci Catena, in Sicilia, il 17 novembre 1905. Dopo il liceo classico si iscrive a Medicina all’Università di Catania, dove incontra il professor Luigi Preti, guida scientifica e umana che segnerà il suo destino. Quando Preti viene trasferito a Parma, Maugeri lo segue e si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1929 con il massimo dei voti, ottenendo l’abilitazione l’anno successivo a Messina.
Grazie al sostegno del suo mentore e alle brillanti credenziali, intraprende un percorso formativo nei principali centri europei. In particolare in Germania, dove a Friburgo, Tubinga, Berlino, Monaco, si perfeziona in anatomia patologica, chimica fisiologica, immunologia, batteriologia e igiene.
Questo bagaglio di conoscenze confluirà nel Trattato di Patologia Medica del Lavoro, frutto dell’intesa scientifica con Preti, che si affretta a chiuderlo prima della sua prematura morte, avvenuta il 17 gennaio 1941 [fonte: Cosmacini, G. (2022). Storia della medicina del lavoro – da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri: Utet].
Il progresso e le nuove fragilità
In quegli anni Maugeri intuisce i rischi del progresso, che genera nuove fragilità: l’agricoltura si meccanizza, le fabbriche si espandono, la chimica industriale avanza. Per lui è inaccettabile che il lavoro possa generare malattia. Nel 1941 ottiene anche la cattedra all’Università di Padova, dove nel 1952 fonda il primo Istituto di Medicina del Lavoro in Italia, basato su un principio destinato a diventare assoluto: prevenire è la forma più alta di cura.
Nel 1955 si trasferisce all'Università di Pavia, portando con sé una visione innovativa: una medicina preventiva focalizzata sull'igiene industriale e la prevenzione delle malattie professionali.
Per Maugeri era inaccettabile che il lavoro fosse causa di malattia. Il suo credo era chiaro: "È obbligo morale uscire dalle università ovunque l'uomo operi, per rendere più sicuri i luoghi di lavoro".
Anni 60: la nascita di un sogno
In pieno boom economico, nel 1965 con atto pubblico dell'Università di Pavia si inaugura la Fondazione Pro Clinica del Lavoro, autentico precursore degli attuali spin-off universitari. L'obiettivo è tutelare la salute dei lavoratori esposti a rischi, ponendo come pilastri fondamentali la prevenzione delle malattie professionali, la ricerca scientifica interdisciplinare e un'assistenza specializzata per i lavoratori.
Nasce un laboratorio pionieristico di igiene industriale per il monitoraggio ambientale nei contesti di lavoro e di vita quotidiana. Vengono istituiti protocolli diagnostici innovativi per silicosi, asbestosi e intossicazioni da metalli pesanti. Nel 1967, appena due anni dopo la fondazione, si piantano i semi della disciplina clinico-tossicologica con la creazione della prima scuola di specializzazione medica in tossicologia e della Società Italiana di Tossicologia, segnando un momento storico per questa disciplina in Italia.
Contestualmente Salvatore Maugeri avvia l'attività clinica di medicina del lavoro che si estende alla medicina interna, nefrologia e oncologia. Nel 1969 la Fondazione diventa il primo IRCCS italiano per la medicina del Lavoro.
Anni 70: la rivoluzione della riabilitazione
Gli anni 70 rappresentano un punto di svolta epocale. Maugeri è “il primo in Italia promotore di una riabilitazione moderna” [fonte: Cosmacini, G. (2024). Dalla prevenzione alla riabilitazione – Percorsi di vita, percorsi di scienza: Edra] estesa a tutti i pazienti con disabilità temporanea e non solo ai lavoratori. Una rivoluzione medica e culturale che cambierà radicalmente il modo di intendere la cura e il recupero funzionale.
Il figlio Umberto Maugeri, dopo la laurea all'Università di Pavia, inizia la sua esperienza affiancando il padre. Comprende rapidamente l'importanza dell'attenzione da rivolgere non solo ai pazienti, ma anche a tutto il personale, un principio che diventerà un caposaldo della filosofia Maugeri.
La medicina riabilitativa specialistica viene estesa a tre aree fondamentali: neurologica, cardiologica e pneumologica.
Per la prima volta in neurologia si introducono percorsi dedicati alle disabilità con terapia occupazionale ed équipe multidisciplinari. In cardiologia l'esercizio fisico diventa parte della cura con il monitoraggio elettrocardiografico e la valutazione dei parametri emodinamici. In pneumologia si sviluppano programmi riabilitativi per patologie respiratorie croniche, con nuovi protocolli di ossigenoterapia e ventilazione domiciliare, oltre allo studio della BPCO e dell'asma bronchiale affrontati con tecniche innovative.
La Fondazione cresce e amplia i suoi orizzonti, con nuovi centri a Veruno (NO), Montescano (PV), Cassano delle Murge (BA) e Padova, dove nel 1979 nasce il Centro Ricerche Ambientali, primo in Italia dedicato ai rischi ambientali. Nello stesso anno nella rete Maugeri viene proposto per la prima volta il concetto rivoluzionario di valutazione funzionale per pazienti con infarto del miocardio, un approccio che cambierà gli standard di cura cardiologica. Iniziano gli studi per i nuovi percorsi di cura per le persone trapiantate di cuore e, negli anni successivi, quei lavori saranno fondamentali per gli studi sull’apprendimento clinico-culturale e l’organizzazione sanitaria.
Anni 80: consolidamento, espansione geografica e scientifica
Il 24 febbraio 1985, il professore Salvatore Maugeri lascia un'eredità straordinaria: la trasformazione della medicina riabilitativa italiana. Il figlio Umberto ne raccoglie il testimone e prosegue nella visione strategica con l’impulso a continuare l’implementazione della sede di Gussago (BS) e aprirne di nuove a Milano, Campoli del Monte Taburno (BN) e Genova.
Con i suoi istituti, la Fondazione diventa sempre più un riferimento scientifico internazionale. Si conducono studi su intossicazioni da piombo e mercurio, patologie respiratorie da amianto e malattie muscoloscheletriche da sovraccarico, con pubblicazioni scientifiche pionieristiche si definiscono standard nazionali.
Nascono studi all'avanguardia sul sistema neurovegetativo come strumento prognostico dopo l'infarto. Viene dimostrata la correlazione tra la sensibilità del baroriflesso e il rischio di morte improvvisa. Si riconosce il peso dello stress mentale nelle aritmie e si avviano programmi innovativi di riabilitazione per lo scompenso cardiaco.
La pneumologia Maugeri contribuisce in modo decisivo alle linee guida europee per la riabilitazione della BPCO, introducendo per la prima volta l'uso delle soglie anaerobiche per allenamenti personalizzati capaci di restituire respiro e qualità di vita. L'assistenza ai pazienti con insufficienza respiratoria viene rivoluzionata tramite un modello che libera dalla ventilazione meccanica prolungata.
La Fondazione progredisce nel campo delle neuroscienze con l'apertura nel 1983 del centro SLA a Veruno insieme a AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Nel 1988, viene inaugurato il primo centro di terapia intensiva intermedia respiratoria all'IRCCS di Veruno (NO), un modello poi adottato in tutti gli istituti.
Anni 90: l'era delle grandi innovazioni
In questo decennio la rete si rafforza con i centri di Castel Goffredo (MN) e Tradate (VA) trasferendosi da Assago, oltre all'apertura nel 1991 del Centro Antiveleni a Pavia, primo centro italiano per emergenze tossicologiche. Grazie allo sviluppo di laboratori di Tossicologia Clinica dedicati all'attività di ricerca scientifica, negli anni successivi sarà attivato il primo reparto di Tossicologia Clinica con sei posti letto.
Il Centro Ricerche Ambientali Maugeri nel 1994 inventa e brevetta il Radiello, il primo campionatore che misura l'inquinamento dell'aria negli ambienti di lavoro e vita. Nello stesso anno l'Istituto di Campoli Monte Taburno (BN) si trasferisce a Telese Terme (BN), sede dell'attuale IRCCS Maugeri.
Sempre nel 1994 a Tradate si costituisce FederAsma, Federazione Italiana delle Associazioni di Pazienti asmatici e allergici, che con un’instancabile attività porterà all’inserimento dell’asma nel decreto delle malattie croniche cinque anni dopo.
Il 30 maggio 1995 la Fondazione diventa ufficialmente Fondazione Salvatore Maugeri, Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, sottolineando l'integrazione tra medicina del lavoro e riabilitazione.
Nel 1996, la Fondazione Salvatore Maugeri si trasferisce dalla sede storica di via Boezio alla nuova sede in via Ferrata, oggi via Salvatore Maugeri, sede anche dell'IRCCS Maugeri Pavia. In questa nuova e moderna sede si sperimentano e integrano robotica e realtà virtuale per la riabilitazione post-ictus e soluzioni di telemedicina per seguire i pazienti anche a distanza. Nella stessa sede, nel 1997 nasce l'unità di cardiologia molecolare, dove si sviluppano metodi innovativi per la diagnosi di malattie cardiache ereditarie aritmogene, come le sindromi del QT lungo e di Brugada.
Anni 2000: riconoscimenti internazionali e progresso nella ricerca scientifica
Il nuovo millennio inizia con un importante riconoscimento da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l'IRCCS Maugeri Tradate (VA) come "Collaborating Center for Tubercolosis and Lung Diseases". Nel 2000 la Fondazione pubblica inoltre il primo strumento specifico per valutare l'insufficienza respiratoria cronica denominato Maugeri Respiratory Failure (MRF-28).
L'innovazione prosegue nella riabilitazione robotica e nello sviluppo di nuove scale di valutazione come Mini Best Test, Maugeri Stress Index, Cardio-Respiratory Exercise Maugeri Algorithm e International Standards of Tubercolosis Care. Fondamentali le pubblicazioni scientifiche su Circulation, con risultati rivoluzionari sui benefici preventivi del training fisico per lo scompenso cardiaco.
In Sicilia nel 2004 nasce un nuovo presidio riabilitativo all'interno dell'azienda ospedaliera di Sciacca (AG), mentre nel presidio ospedaliero di Mistretta (ME) inizia l'attività di riabilitazione neuromotoria.
Nel 2005, in occasione del centenario della nascita di Salvatore Maugeri, la Fondazione riceve la Medaglia d'Oro al Merito della Sanità Pubblica dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, un riconoscimento che corona decenni di eccellenza, rapporto sussidiario col Servizio Sanitario Nazionale, sostegno ai territori dove Maugeri è ormai consolidato punto di riferimenti, alleanza con i pazienti e le associazioni, come AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e FederAsma, (Federazione Italiana delle Associazioni di Pazienti asmatici e allergici).
Nel 2007 l'attività sanitaria della sede di Gussago (BS) si trasferisce a Lumezzane (BS), attuale sede dell'IRCCS Maugeri Lumezzane, ed entrano in Fondazione nuovi istituti a Torino, Milano e Marina di Ginosa (TA).
Gli anni recenti: evoluzione e nuove sfide
Nel 2012 il figlio Aldo Maugeri prende le redini della Fondazione Salvatore Maugeri inaugurando l’ambulatorio pediatrico di Sciacca e iniziando il processo di ristrutturazione, poi continuato dalla nipote Chiara (a seguito della prematura scomparsa di Aldo nel 2014), che affida la governance prima al Prof. Gualtiero Brugger e poi al Dott. Luca Damiani.
Nel 2016 la Fondazione Salvatore Maugeri costituisce la Istituti Clinici Scientifici Maugeri S.p.a. (ICS Maugeri) sotto forma di Società Benefit, la prima realtà sanitaria italiana che sceglie di includere nel proprio statuto la finalità di beneficio comune oltre a quelle di profitto. A fine 2016 la Fondazione Salvatore Maugeri perfeziona il conferimento dell’intera azienda sanitaria in ICS Maugeri.
Contestualmente entra un fondo di private equity che permette alla Fondazione di completare il proprio processo di ristrutturazione e continuare a mantenere la maggioranza della neo costituita ICS Maugeri.
L’Istituto Maugeri di Cassano delle Murge (BA) si trasferisce nel 2019 nella moderna sede di Bari, che ospita l’attuale IRCCS Maugeri Bari. Nello stesso anno viene aperto il secondo Poliambulatorio Maugeri a Milano, mentre Lodisalute è la nuova società che con i poliambulatori si occupa di medicina territoriale nelle zone del lodigiano: Lodi, Codogno (LO) e Sant’Angelo Lodigiano (LO).
Tra la fine del 2021 e la metà del 2022 viene rinnovata la governance: il Dott. Luca Damiani diviene Presidente e la Dott.ssa Chiara Maugeri Vice-Presidente, sia di ICS Maugeri che di Fondazione Salvatore Maugeri.
Dal 2023 ICS Maugeri, grazie anche ai fondi messi a disposizione dai piani PNRR e PNC e nell’ambito del progetto di ricerca Fit4MedRob, focalizza maggiormente i propri sforzi nell’innovazione tecnologica, robotica, data analytics. L’obiettivo è continuare ad offrire i migliori percorsi di cura riabilitativi e assistivi, integrando la ricerca con la pratica clinica, dalla prevenzione all'assistenza domiciliare in fase cronica.
Nel 2024 il fondo di private equity esce dal capitale sociale di ICS Maugeri e la Fondazione torna ad esserne l’unico azionista. Sempre nel 2024 ICS Maugeri espande la sua rete acquisendo in Campania l’Hermitage Capodimonte (NA).
A marzo 2025 viene realizzato nell’IRCCS Maugeri Veruno il primo centro italiano dedicato al trattamento di pazienti autistici con disturbi del neurosviluppo, comorbilità psichiatriche e urgenze comportamentali. Nel mese di luglio dello stesso anno, nell’IRCCS Maugeri Pavia viene aperta la prima unità ESOD in Italia (Équipe Ospedaliera Specializzata in Dipendenze), dedicata alla valutazione dei danni da sostanze psicoattive.
Il 17 novembre del 2025 viene infine conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica alla 60a Giornata Salvatore Maugeri.