PATOLOGIE

Mesotelioma pleurico o Tumore della pleura

Il mesotelioma pleurico ( o Tumore della Pleura) è un tumore maligno raro che origina dal mesotelio della pleura, la sottile membrana che riveste i polmoni e l’interno della gabbia toracica. Rappresenta circa l’80 % di tutti i mesoteliomi e colpisce soprattutto uomini intorno ai 60 anni. In Italia si stimano ogni anno circa 2400 nuovi casi, con prevalenza al nord, e con una sopravvivenza a cinque anni pari all’11 % negli uomini e al 14 % nelle donne. (fonte AIUM – AIRTUM)

I segni compaiono dopo un lungo periodo di latenza (20-40 anni dall’esposizione al fattore di rischio) e, inizialmente, possono essere sfumati:

  • Dispnea (fiato corto) e tosse secca, dovute al versamento pleurico.
  • Dolore toracico localizzato o alla schiena.
  • Stanchezza persistente e perdita di peso non intenzionale.
  • Talvolta: difficoltà a deglutire, gonfiore di collo e volto o febbricola.

La sintomatologia respiratoria tende a peggiorare con la progressione della malattia.

Il principale fattore di rischio è l’inalazione di fibre di amianto (asbesto), materiale ampiamente usato in edilizia e industria fino agli anni ’90. Anche:

  • Esposizioni indirette (fibre portate sugli abiti) e ambientali.
  • Radiazioni ionizzanti, diossido di torio o contatto con il virus SV40 (in passato).
  • Rara predisposizione familiare o mutazioni in geni come BAP1.
  • Il fumo non è causa diretta, ma può amplificare l’effetto carcinogeno dell’amianto.

La diagnosi parte dall’anamnesi occupazionale e prosegue con: radiografia del torace, TC ad alta risoluzione, PET-TC per la stadiazione e toracentesi diagnostico-terapeutica. La conferma istologica si ottiene tramite biopsia pleurica, preferibilmente con toracoscopia video-assistita (VATS); in alternativa si ricorre a biopsia TAC-guidata.

Il percorso terapeutico è definito da un’équipe multidisciplinare e dipende da stadio, estensione e condizioni generali del paziente:

  • Chirurgia in centri specialistici: pleurectomia decorticazione o, nei casi selezionati, pneumonectomia extrapleurica.
  • Chemioterapia sistemica (a base di derivati del platino associati ad antifolati) oppure, in casi selezionati, intrapleurica.
  • Radioterapia con intento palliativo o, dopo chirurgia, adiuvante; tecniche conformazionali (es. tomoterapia) limitano il danno ai tessuti sani.
  • Immunoterapia con anticorpi monoclonali, oggi disponibile in alcuni protocolli, offre risultati promettenti in malattia avanzata.
Le terapie possono essere combinate (approccio trimodale) per migliorare il controllo dei sintomi e la sopravvivenza.

Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.

Ultimo aggiornamento: 16/06/2025

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