Diverticolite
La diverticolite è l'infiammazione dei diverticoli, piccole sacche che si formano nella parete dell'intestino crasso, generalmente a causa di un'infezione. Questa condizione può causare dolore, febbre e altri sintomi digestivi, e, in casi gravi, portare a complicazioni come ascessi, perforazioni intestinali e peritonite.
I sintomi della diverticolite variano in base alla gravità e includono:
- Dolore addominale localizzato, tipicamente nella parte inferiore sinistra dell'addome, che può diventare più intenso con la palpazione.
- Alterazioni intestinali, come stitichezza o diarrea alternata.
- Nausea e vomito, in particolare durante episodi più gravi.
- Febbre, che può indicare un'infezione.
- Meteorismo e flatulenza.
Rigidità addominale e diminuzione dell’appetito.
Nei casi complicati, la diverticolite può portare a:
- Ascessi: Raccolte di pus attorno ai diverticoli infiammati.
- Peritonite: Infiammazione del rivestimento interno dell'addome dovuta alla perforazione di un diverticolo.
- Fistole: Canali anomali tra l'intestino e altri organi causati dalla diffusione dell'infezione.
- Stenosi: Restringimenti dell'intestino che ostacolano il passaggio delle feci.
La diverticolite si sviluppa principalmente in soggetti con diverticolosi, una condizione in cui i diverticoli sono presenti senza causare sintomi. La diverticolite si verifica quando un diverticolo si infiamma a causa di un'infezione o un piccolo foro nella sua parete, che permette ai batteri di fuoriuscire. Tra i principali fattori di rischio vi sono:
- Età avanzata: Più comune in persone di età superiore ai 40 anni.
- Dieta povera di fibre: L'alimentazione sbilanciata è un fattore di rischio significativo.
- Obesità e sedentarietà.
- Uso di farmaci: Come antinfiammatori non steroidei (FANS), steroidi e oppioidi.
- Predisposizione genetica: La diverticolite è più comune nelle persone con una storia familiare della condizione.
La diagnosi di diverticolite si basa su un’accurata valutazione clinica e sull’utilizzo di esami diagnostici, come:
- Tomografia computerizzata (TC): È l'esame principale per confermare la diagnosi e individuare complicanze come ascessi o perforazioni.
- Risonanza magnetica (RM): Utilizzata in alternativa alla TC, soprattutto nei pazienti giovani e nelle donne in gravidanza.
- Colonscopia: Può essere necessaria in rari casi per escludere altre patologie, ma non è raccomandata durante un episodio acuto a causa del rischio di perforazione.
Il trattamento della diverticolite dipende dalla gravità dei sintomi. Nei casi lievi, può essere sufficiente un periodo di riposo intestinale con una dieta a basso contenuto di fibre. In presenza di complicazioni o forme gravi, il trattamento prevede:
- Farmaci antibiotici: per trattare l'infezione.
- Dieta a basso contenuto di fibre: durante l'infiammazione acuta, per ridurre il carico sull'intestino.
- Iniezioni di cortisone: in alcuni casi, per ridurre l'infiammazione.
- Chirurgia: nei casi gravi, come perforazione intestinale o peritonite, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la parte affetta del colon.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025