Ambulatorio
Il Percorso Integrato Metabolico (PIM) si rivolge a:
- adulti e adolescenti (maggiori di 16 anni) con obesità severa o complicata o in sovrappeso, con indice di massa corporea (BMI) superiore 27 kg/m2. Per calcolare l’indice di massa corporea è necessario applicare la seguente formula: BMI = peso in kg / (altezza in m)2.
- pazienti con condotte alimentari alterate: binge eating disorder o altre condotte caratterizzate dalla presenza di fame emotiva (ossia un impulso a mangiare che non deriva da una reale necessità fisica di nutrimento, ma da emozioni come ansia, tristezza, rabbia, noia, ecc.), alimentazione notturna.
- pazienti con fattori di rischio cardiovascolari: il programma è indicato per le persone con rischio cardiologico elevato (fattori di rischio familiari o acquisiti, abitudine al fumo, ipertensione, diabete mellito).
Si tratta quindi di un percorso indicato non solo per chi desidera perdere peso, ma soprattutto per chi necessita di un intervento clinico serio e mirato, con la possibilità di usufruire di strumenti diagnostici e terapeutici avanzati.
Il PIM ha una durata di 3 mesi, così da risultare pratico e sostenibile. Una volta concluso, il paziente può decidere di proseguire con un nuovo ciclo, mantenendo così il contatto con l’equipe terapeutica e consolidando i risultati raggiunti.
Il Percorso Integrato Metabolico prevede:
- 6 incontri individuali, una volta ogni 2 settimane
- schema dietetico personalizzato
- presa in carico multidisciplinare (con medici dietologi, dietisti, psicologi e kinesiologi)
- monitoraggio continuo dei progressi, con la possibilità di adattare il percorso in base agli obiettivi raggiunti
1 - Percorso nutrizionale e psicologico
Ideale per chi cerca un supporto nutrizionale unito a un percorso di consulenza psicologica, volto a comprendere i comportamenti alimentari e a favorire un cambiamento duraturo delle abitudini. Ad ogni accesso (una volta ogni 2 settimane) si svolge un incontro individuale con dietista e psicologo.
Educare a un’alimentazione sana consente di sviluppare una concreta consapevolezza degli effetti che il cibo ha sul corpo in termini di salute fisica, mentale ed emotiva. Favorire migliori abitudini alimentari, leggere con attenzione le etichette, imparare a riconoscere i segnali di fame e sazietà: tutto ciò rende ogni individuo protagonista attivo del proprio benessere, se ben supportato da una dieta personalizzata.
Diversi elementi (es. età, sesso, stile di vita, metabolismo individuale, eventuali intolleranze o condizioni di salute) determinano la risposta soggettiva al cibo. Avere un piano alimentare costruito su misura permette di ottenere risultati reali e duraturi: si migliora la digestione, aumenta l’energia, si mantiene un peso equilibrato, si sostiene l’umore, si previene l’insorgere di malattie cronico-degenerative.
La consulenza psicologica rileva invece le dinamiche psicologiche alla base delle abitudini e delle condotte alimentari disfunzionali: spesso il ricorso al cibo rappresenta una strategia di gestione emotiva. È inoltre importante rilevare quali siano le motivazioni che conducono la persona ad aderire ad un programma metabolico; talvolta si rende necessario intervenire su di esse per sostenere le difficoltà correlate al cambiamento delle abitudini alimentari. Un percorso psicologico può aiutare a comprendere i meccanismi alla base delle difficoltà nel dimagrimento, gestire le emozioni senza ricorrere al cibo e rafforzare la motivazione al cambiamento.
2 - Percorso nutrizionale e attività fisica adattata alla condizione di salute
Indicato per chi vuole integrare un programma di movimento personalizzato e sicuro, calibrato sulle proprie condizioni cliniche e capacità motorie. Ad ogni accesso (una volta ogni 2 settimane) si svolge un incontro individuale con dietista e kinesiologo.
L’attività fisica rappresenta un elemento centrale nella gestione del sovrappeso e dell’obesità. Le principali linee guida internazionali (tra cui quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’European Society of Cardiology e dell’Istituto Superiore di Sanità) sottolineano come il movimento regolare non solo favorisce la perdita di peso, ma migliora anche numerose condizioni patologiche spesso associate all’obesità: ipertensione arteriosa, dislipidemie, insulino-resistenza e diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, patologie respiratorie come l’apnea ostruttiva del sonno, disturbi articolari e muscolo-scheletrici, oltre a benefici documentati sul benessere psicologico.
Nel PIM, l’attività fisica è personalizzata e condotta sotto la supervisione di un professionista specializzato come il kinesiologo laureato in scienze motorie, attività preventiva ed adattata. Questa attività fisica, viene quindi coordinata con la terapia dietetica personalizzata prescritta dal medico dietologo e seguita dal dietista esperto in calo ponderale
In entrambi i percorsi, se appropriato, è possibile integrare la terapia farmacologica con semaglutide o tirzepatide. Questi farmaci appartengono alla famiglia degli agonisti del GLP-1, molecole che agiscono su diverse funzioni dell’organismo:
- riduzione dell’appetito: aiutano a sentirsi sazi più a lungo, facilitando il controllo delle porzioni e la riduzione degli spuntini
- azione insulino-sensibilizzante: contribuiscono a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue
- supporto alla dieta: favoriscono la perdita di peso in combinazione con alimentazione equilibrata e attività fisica
Il farmaco si somministra per via sottocutanea tramite penna pre-riempita, semplice da usare a casa. Nel Percorso Integrato Metabolico si insegna al paziente ad utilizzare il farmaco, eseguendo la prima somministrazione nell’ambiente protetto dell’ospedale e alla presenza del medico. Durante il percorso, la terapia farmacologica che può accompagnare il percorso integrato viene sempre monitorata dal medico, per assicurare sicurezza ed efficacia.
Durante il percorso, il paziente ha accesso a strumenti innovativi per una valutazione completa e un monitoraggio accurato:
- bioimpedenziometria, per analizzare la composizione corporea, misurare il contenuto di massa grassa, di massa muscolare, di acqua corporea e il grado di salute cellulare
- handgrip test, per misurare la forza muscolare e individuare quei casi di obesità sarcopenica, ovvero di peso aumentato e massa muscolare ridotta e indebolita
- fibroscan per la valutazione della salute del fegato e quantificare il grado di steatosi (grasso nel fegato) o fibrosi (cicatrizzazione del fegato)
- esami ematochimici per monitorare i parametri metabolici ed endocrini
- terapia farmacologica innovativa (semaglutide o tirzepatide), come supporto aggiuntivo quando indicato dal medico e se il paziente lo desidera
Il successo del PIM si misura attraverso indicatori clinici e di benessere, tra cui:
- miglioramento degli indicatori ematochimici (glicemia, colesterolo, cortisolo, funzionalità epatica…)
- più energia e capacità di movimento, con maggiore benessere psicologico e maggiore qualità della vita
- riduzione del rischio di complicanze metaboliche
- riduzione del rischio cardiovascolare e riduzione del peso corporeo in previsione di interventi chirurgici
Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.
Revisione di: Matteo Manuelli
Ultimo aggiornamento: 02/09/2025
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