Prelievo di sangue venoso

Il prelievo di sangue venoso per l’analisi di laboratorio del campione è la fase iniziale dell’indagine diagnostica per verificare lo stato di salute del paziente. I parametri analizzabili sono il valore del pH del sangue, la sua osmolarità e viscosità, la concentrazione di anidride carbonica, la quantità di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, emoglobina, la concentrazione degli elettroliti (calcio, magnesio, potassio, cloruro, sodio), la quantità di ormoni, immunoglobuline e vitamine, l’attività degli enzimi e il metabolismo, nonché la funzionalità epatica, renale e l’emocoagulazione.

Per fare il prelievo, il paziente a digiuno è fatto accomodare supino su un lettino. L’operatore individua la zona per il prelievo (di solito le vene della piega del gomito), la deterge, la disinfetta e applica a monte un laccio emostatico. Una volta inserito l’ago, il sangue viene raccolto in provette già etichettate per l’invio in laboratorio. Ultimato il prelievo, l’ago viene estratto, il laccio emostatico rimosso e la zona disinfettata e tamponata esercitando una lieve pressione per alcuni minuti.

I risultati sono disponibili dopo alcuni giorni, a seconda degli esami da effettuare.


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