La mobilizzazione o manipolazione della colonna vertebrale è un intervento terapeutico finalizzato a recuperare o mantenere la funzionalità articolare della colonna e la sua estensibilità. Previ esami di accertamento per stabilire benefici e controindicazioni dovuti alla mobilizzazione, questa tecnica può aiutare il paziente affetto da problemi posturali, sindrome vertebrale, sindrome disco-articolare, sciatalgia, cervico-dorso-lombalgia, cefalee di origine cervicale. Il trattamento non cura il disturbo ma allevia il dolore a esso correlato.
La mobilizzazione consiste in movimenti di rotazione, stiramento, flessione e lateroflessione che favoriscono la mobilizzazione del paziente e il riposizionamento delle vertebre della colonna così che non vi sia più compressione dei nervi. Può essere di tre tipi. La mobilizzazione passiva prevede l’intervento del fisioterapista che con movimenti rapidi, brevi e ripetuti vince la resistenza dell’articolazione lesa o dolorante del paziente. La mobilizzazione attiva consiste in esercizi fisici svolti direttamente dal soggetto con l’ausilio o meno di elastici e pesi. La mobilizzazione attiva-assistita è invece una combinazione delle due precedenti metodiche.