L’esame colturale del sangue o test dell'emocoltura, si effettua per individuare ed identificare i batteri o lieviti presenti nel sangue per una scelta della terapia più efficace. Il test permette di scoprire la presenza di un’infezione nel sangue (setticemia) che può portare a sepsi. Sono necessari due o più campioni di sangue prelevati in siti di prelievo separati da vene di entrambe le braccia. Il prelievo di sangue per la coltura avviene in più fasi: il primo prelievo deve essere fatto prima dell’inizio di ogni terapia antibiotica e controllando la temperatura ogni tre ore. I prelievi seguenti (solitamente da 2 a 5 emocolture) sono distanziati di 3 o 4 ore e il campione viene immediatamente iniettato in flaconi per l’emocoltura.
Prima di avere un risultato positivo o negativo, le emocolture vengono incubate per alcuni giorni. In caso di positività, dopo l'identificazione del microrganismo che causa l'infezione, viene eseguito un test di suscettibilità antimicrobica con l’obiettivo di prescrivere la terapia più mirata.
In attesa dei risultati dell'emocoltura, al paziente può essere comunque garantita una copertura farmacologica con la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro che andrà sostituito poi, una volta individuato il microrganismo, con un trattamento antibiotico specifico.