La tomoscintigrafia miocardica di perfusione (Spet) è una tecnica diagnostica non invasiva che consente di valutare la quantità di sangue che arriva al cuore e la vitalità di certe zone del muscolo cardiaco. Si esegue sia sotto sforzo che a riposo mediante somministrazione di un radiofarmaco atossico per via endovenosa. È prescritta in caso di sospetta malattia coronarica o angina atipica; per valutare la riserva coronarica nei pazienti cardiopatici; per la valutazione pre-operatoria di chi deve sottoporsi a intervento chirurgico e nel follow-up dei pazienti che hanno subito un intervento di by-pass o un’angioplastica.
La tomoscintigrafia miocardica di perfusione si svolge in due fasi. Nella prima, il paziente è sottoposto a un test da sforzo. Nella seconda fase, a distanza di alcune ore, il radiofarmaco viene somministrato una seconda volta ma in condizioni di riposo per l’acquisizione delle immagini tramite gamma-camera.
Le nuove immagini ottenute saranno confrontate con le precedenti immagini raccolte quando il paziente è sottoposto a un test da sforzo fisico (mediante cyclette o stimolazione farmacologica). L’esame ha una durata complessiva di circa 5-6 ore e per la sua esecuzione sono richiesti il digiuno (6-8 ore) e la sospensione di certi farmaci.