La scintigrafia è un esame diagnostico per immagini che prevede l’impiego di farmaci radioattivi innocui per studiare funzionalità e aspetto di vari organi e tessuti fra cui cervello, polmoni, cuore, tiroide e ossa. È utilizzata anche per verificare la presenza di alcuni tumori.
A seconda della parte del corpo da esaminare si utilizzano diversi farmaci radioattivi specifici, ciascuno dei quali andrà ad accumularsi nell’organo bersaglio. Un’apparecchiatura chiamata “gamma camera” rileva il segnale emanato dal tracciante radioattivo e lo invia a un computer che elabora l’immagine dell’organo in esame.
Il farmaco radioattivo viene somministrato al paziente tramite iniezione, inalazione o ingestione e il tempo che impiega per raggiungere il suo bersaglio varia da organo a organo. È possibile eseguire la scintigrafia solo quando il farmaco radioattivo si è accumulato nella zona d’interesse. La scansione con la gamma camera (radiosensibile) dura in media 15 minuti ma l’esame complessivo può avere durata maggiore.
Al paziente potrebbe essere chiesto di digiunare o sospendere l’assunzione dei farmaci alcune ore prima. Dopo la scansione è consigliabile bere e non avvicinarsi subito a bambini e donne in gravidanza.