Il Laboratorio per lo Studio Integrato del Sistema Nervoso Autonomo e dell’Attività Cardiorespiratoria svolge attività clinica e di ricerca prevalentemente nell’ambito delle patologie cardiovascolari, con particolare riferimento alla cardiopatia ischemica e allo scompenso cardiaco. Per quanto attiene a condizioni extracardiache rappresentano argomento d’interesse le patologie di natura nervosa centrale o di tipo sistemico che coinvolgono il sistema neurovegetativo e la sincope neuromediata.
Attività di Ricerca:
L’attività del Laboratorio si fonda sulla registrazione ed analisi dei segnali cardiorespiratori (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ventilazione, saturazione di ossigeno). I segnali cardiorespiratori sono registrati sia nel corso di specifiche condizioni controllate che nel corso delle 24 ore e sono analizzati sulla base di algoritmi noti o in via di sperimentazione e quindi correlati con i dati clinici di data-base appartenenti alla struttura. Il Laboratorio si avvale pertanto della stretta collaborazione con il Servizio di Bioingegneria per lo sviluppo di sistemi di acquisizione, registrazione ed analisi dei suddetti segnali e con il Laboratorio di Polisonnografia per l’integrazione dei segnali cardiorespiratori con i segnali elettroencefalografici.
Il Laboratorio svolge anche attività di analisi di segnali registrati nel contesto di studi multicentrici sia nazionali che internazionali (PREAMI, Val-HeFT, GISSI-HF, DASAP-HF attualmente in corso), sia per quanto riguarda aspetti di ordine prognostico che di ordine fisiopatologico (ad es. effetto dei farmaci o dell’attività fisica sull’attività del sistema nervoso autonomo).
Nell’ambito della attività di ricerca il Laboratorio collabora con Istituzioni internazionali (F. Edward Hébert School of Medicine, Bethesda, USA; John Radcliffe Hospital, Oxford, UK; IEETA Research Institue, University of Aveiro, Portugal) e nazionali (Centro Studi ANMCO; Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”; Divisione di Cardiologia dell’ Università di Pavia; Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa; Dipartimento di Medicina Clinica, Prevenzione e Biotecnologie Applicate dell’Università di Milano-Bicocca; Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano).
Le attività di ricerca del Laboratorio si sviluppano nei seguenti ambiti:
Attività Didattica:
Il Laboratorio per lo Studio del Sistema Nervoso Autonomo ha svolto attività di divulgazione delle conoscenze e delle metodiche sviluppate sia verso gli specializzandi della Scuola di Cardiologia dell’Università di Pavia che ospitando medici di altre strutture nazionali e internazionali.
Attività Clinica:
Il Laboratorio fornisce prestazioni diagnostiche sia per pazienti ospedalizzati, che per pazienti ambulatoriali. In particolare, vengono effettuati consulenze, analisi della variabilità della frequenza cardiaca e pressione arteriosa sia in condizioni basali che dopo tilting, nell’ambito della diagnostica delle neuropatie periferiche e della sincope.
Progetti di Ricerca in corso:
Progetti di Ricerca in programmazione:
Effetti della somministrazione di innibitori di SGLT2 sulla sensibilità chemorecettoriale e sul bilancio autonomico cardiovascolare in soggetti diabetici con e senza scompenso cardiaco.
Alterazioni del sistema nervoso autonomo sono presenti in circa il 30% della popolazione diabetica sia come entità clinica (neuropatia autonomica) che come forma preclinica rilevabile mediante test di stimolazione. Nei soggetti diabetici con neuropatia autonomica recenti osservazioni epidemiologiche evidenziano un aumentato rischio di sleep apnea (sia di tipo centrale che di tipo ostruttivo). I meccanismi implicati non sono completamente chiariti, ma un ruolo importante viene attribuito agli effetti della neuropatia autonomica sulla sensibilità dei chemorecettori centrali e periferici e sulle conseguenza della alterata sensibilità chemorecettoriale sulla stabilità dei centri respiratori. Queste condizioni sono notevolmente amplificate nel contesto dei pazienti affetti da diabete e scompenso cardiaco, in cui le conseguenze emodinamiche della disfunzione ventricolare (attivazione neuroormonale, ritardo di circolo) determinano una aumentata suscettibilità alle alterazioni respiratorie sia diurne che notturne con effetti deleteri sulla progressione della malattia.
La recente introduzione nell’armamentario terapeutico del diabete di una nuove classe di farmaci, gli inibitori di SGLT2 (empaglifozin et al) ha suscitato un grandissimo interesse perché questi farmaci sono risultati associati con una drammatica riduzione degli eventi cardiovascolari. Fra i molteplici meccanismi implicati la riduzone dello stress ossidativo, la diminuzione della pressione arteriosa e dello stifness arterioso orientano verso possibili effetti positivi sul bilancio autonomico cardiovascolare.
Lo scopo di questo lavoro è di valutare gli effetti di questa nuova classe di farmaci sul profilo autonomico cardiovascolare dei soggetti diabetici (con e senza scompenso cardiaco) e di valutarne la relazione con la presenza di alterazioni respiratorie notturne e diurne di tipo centrale.
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