Tumori cerebrali

Per Tumori cerebrali si intendono tutti quei tumori che insorgono nel cervello, la parte più voluminosa dell’encefalo, suddivisa in due emisferi (destro e sinistro), organizzato in quattro lobi: il frontale, il parietale, l'occipitale e il temporale. Sono parte integrante del cervello strutture profonde come l'ipofisi, l'ipotalamo, l'ippocampo e l'amigdala che controllano numerose funzioni, comprese quelle emotive.

Oltre che da tumori di origine metastatica (derivanti cioè da cellule maligne provenienti da sedi primitive di tumore – in specie mammella e polmone), i tumori cerebrali comprendono tra gli altri:

gliomi, i più frequenti, che si sviluppano a partire dalle cellule gliali (che hanno funzione nutritiva e di sostegno dei neuroni), e loro sottotipi (astrocitomi, glioblastomi, oligodendrogliomi, gliomi misti, ependimomi);

medulloblastomi, che originano nel cervelletto ma possono diffondersi anche in altre aree dell'encefalo;

meningiomi, che derivano dalle meningi, le membrane che avvolgono e proteggono il cervello;

neurinomi, che originano dalle cosiddette cellule di Schwann, quelle che  ricoprono le fibre nervose e sintetizzano la mielina (la guaina protettiva che avvolge ogni cellula nervosa);

craniofaringiomi (tumori benigni che derivano da residui embrionali);

linfomi primitivi, che derivano da linfociti

I sintomi di questi tumori possono essere molto diversi tra loro, in quanto dipendono dalla loro localizzazione e dalle dimensioni della massa. Per esempio, se interessano il lobo temporale si avranno disturbi dell'equilibrio e del senso dello spazio, convulsioni e difficoltà di parola. Debolezza, incapacità di muovere una parte del corpo, disturbi dell'umore e confusione caratterizzano i tumori del lobo frontale, mentre quelli a carico dell’ipotalamo provocheranno disturbi emotivi e alterata percezione del freddo e del caldo.

Per la loro diagnosi, all’esame neurologico seguiranno in particolare tecniche di imaging come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica.

Il trattamento è quasi sempre fondato sull’intervento chirurgico: compito della  neurochirurgia è ridurre la pressione esercita dal tumore all'interno del cranio e di conseguenza i sintomi (oggi con l’ausilio di tecniche modernissime come interventi con cyber knife o gamma knife – un casco stereotassico che si avvale di raggi per distruggere il tumore senza aprire la scatola cranica).

La  radioterapia fa seguito all’intervento chirurgico e riduce le recidive.

Meno usata è la chemioterapia per le difficoltà di accesso dei farmaci al cervello, protetto dalla barriera ematoencefalica.


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