La pleura è una membrana, formata da due foglietti (viscerale e parietale), che avvolge singolarmente ciascun polmone. È un tessuto, come il pericardio attorno al cuore e il peritoneo nell’addome, mesoteliale. Per tale ragione, quando un tumore interessa la pleura, si usa la definizione di mesotelioma pleurico. Nella sua forma maligna può essere primitivo o secondario: nel primo caso è dovuto per lo più all’esposizione all’amianto (o asbesto), mentre nel secondo caso si tratta di una localizzazione pleurica di tumori diversi, come il carcinoma del polmone o della mammella.
Si tratta di una patologia piuttosto rara, con una maggiore incidenza tra gli uomini. È raro prima dei 50 anni, mentre presenta un picco attorno ai 70.
I sintomi di esordio sono poco specifici e possono essere confusi con manifestazioni di altre patologie. La mancanza di fiato (la cosiddetta “fame di aria”) è uno dei sintomi principali anche per il risvolto che ha sulla qualità di vita del paziente. Altri sintomi sono mancanza di forze e spossatezza (astenia), tosse, perdita di peso, debolezza muscolare e un dolore toracico sordo accompagnato da una sensazione di peso al torace. Possono verificarsi anche perdita di sangue (emoftoe), difficoltà a deglutire (disfagia) e febbre.
Gli accertamenti diagnostici comprendono la radiografia del torace, la tomografia computerizzata (TC) del torace (combinata eventualmente con la PET), la risonanza magnetica (RM) e la biopsia che permette di esaminare un campione di liquido presente nel torace (ottenuto con la toracentesi).
Il trattamento varia in relazione allo specifico tumore, ma di solito è una combinazione di chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
Fondamentale è la prevenzione, evitando o comunque limitando il più possibile l’esposizione all’amianto: i soggetti che per ragioni professionali ne sono esposti devono sottoporsi a periodici esami di controllo.