Sindrome di Brugada

La sindrome di Brugada è un disturbo del ritmo cardiaco potenzialmente fatale e geneticamente determinato. Le persone che ne sono affette hanno un rischio aumentato di aritmie ventricolari pericolose. Si tratta di una malattia che può causare morti improvvise in giovani adulti. La sindrome, come detto, è una patologia di tipo genetico. La malattia presenta una estrema variabilità nei sintomi e anche nell'esame dell'elettrocardiogramma. Proprio un pattern anomalo su un elettrocardiogramma è uno dei segnali più evidenti (ne sono stati evidenziati tre caratteristici della sindrome di Brugada). Ma l'elettrocardiogramma del paziente affetto da questa sindrome può variare anche nell'arco di una stessa giornata, alternando momenti di normalità e momenti patologici. Se in alcuni casi la patologia è asintomatica, fra i segni più frequenti della malattia ci sono vertigini, sincopi, respiro affannoso, battito cardiaco veloce e caotico. Si tratta di sintomi non specifici, comuni ad altri problemi del ritmo cardiaco: è pertanto essenziale il consulto di uno specialista. Oltre ai test consueti per escludere altre cardiomiopatie (ecocardiogramma, test da sforzo, holter ECG), si ricorre spesso a un test farmacologico. È fondamentale che il paziente si sottoponga ai controlli cardiologici programmati per verificare che non si modifichi il suo profilo di rischio. Nei pazienti per i quali si ritiene che il rischio sia maggiormente elevato, si ricorre all'impianto di defibrillatori cardiaci (ICD, implantable cardioverte-defrbrillator), un dispositivo elettronico in grado di correggere aritmie potenzialmente fatali.


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