Obesità di grado elevato

L’Obesità è una malattia metabolica che si caratterizza per un accumulo eccessivo o anormale di grasso nel tessuto adiposo. La sua crescente diffusione non solo tra la popolazione adulta, ma anche tra i bambini, rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria e sociale, e una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati.

Per classificare l’Obesità si calcola l’indice di massa corporea (IMC): per calcolarlo, basta dividere il peso, in chilogrammi, per il quadrato dell’altezza, in metri quadrati (per esempio, se una persona pesa 70 kg ed è alta 1,65 l’IMC sarà dato dalla formula 70 : 1,652 [= 25,7]). L’Obesità si definisce tale quando l’IMC è pari o superiore a 30. A mano a mano che si sale nella scala, l’Obesità è distinta in specifiche classi di rischio:

  • 1° grado (IMC ≥30,0-34,9) rischio moderato;
  • 2° grado (IMC ≥35,0-39,9) rischio grave;
  • 3° grado (IMC ≥40,0) rischio molto grave.

L’IMC deve essere accertato da un medico, in quanto non tiene conto delle variazioni dovute alla massa muscolare, che pesa più del grasso, e non differenzia uomini e donne (i primi hanno meno massa grassa rispetto alle seconde). Altri indicatori utili sono la misurazione della circonferenza vita, per stabilire la quantità di grasso addominale, e le analisi del sangue, per determinare l’eventuale presenza di diabete, e i valori del colesterolo.

L’Obesità è dovuta a una molteplicità di fattori tra cui predisposizione genetica, ambiente, sedentarietà, dieta ricca di grassi e zuccheri, insonnia. Altre cause possono essere ricercate nell’invecchiamento, nella gravidanza e nella menopausa, nell’assunzione di determinati farmaci (insulina, antidepressivi e steroidi), nella presenza di altre patologie (ipotiroidismo e disturbo da alimentazione incontrollata).

L’Obesità aumenta il rischio di sviluppare altre patologie, tra cui il diabete di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari (angina pectoris, infarto miocardico), disturbi del sonno e del respiro (apnee notturne) e alcune forme di cancro (endometrio, ovaie, prostata, colon, rene).

L’immagine negativa di sé e l’esclusione sociale, spesso associati all’Obesità, possono avere conseguenze anche sul piano psicologico e provocare ansia, depressione, scarsa autostima, gesti estremi.

Il primo passo per contrastare l’Obesità consiste nel modificare lo stile di vita, ovvero nell’aumentare l’attività fisica, nel variare la dieta e nel seguire una terapia cognitivo-comportamentale che aiuti ad affrontare stimoli e stress collegati. Il trattamento più adatto deve essere valutato dal medico, il quale deciderà anche l’eventuale terapia farmacologica, il ricovero o l’intervento chirurgico.


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