Neuromielite ottica

La Neuromielite ottica è una malattia “demielinizzante”. La mielina è una sostanza (formata da proteine e lipidi) che riveste le fibre nervose e ha tanto una funzione protettiva quanto facilitante la trasmissione nervosa. Quando si innesca un processo demielinizzante (di solito per disturbi del sistema immunitario, o infezioni, carenze nutrizionali, farmaci e veleni) la guaina mielinica viene danneggiata con ricadute sulla conduzione nervosa.

La più importante delle malattie demielinizzanti è la sclerosi multipla (SM), e la neuromielite ottica causa sintomi simili a quelli della SM e addirittura veniva considerata una sua variante.

Come dice il termine, comporta anzitutto un’infiammazione del nervo ottico con dolore oculare e riduzione del visus, a carico di uno o entrambi gli occhi. Con il progredire della malattia (che potenzialmente può portare a cecità) vengono interessati anche gli arti, con riduzione della sensibilità, spasmi muscolari, debolezza di braccia e gambe che può evolvere verso la paralisi. Anche il midollo spinale può essere interessato nella sezione che controlla il respiro, con conseguenti difficoltà respiratorie. 

La diagnosi si avvale, oltre che dell’esame neurologico e di specifici esami del sangue, della risonanza magnetica e del test delle risposte evocate. L’elettroencefalogramma rileva la risposta agli stimoli.

Non esistono purtroppo cure risolutive per la neuromielite ottica: corticosteroidi e farmaci immunosoppressori possono essere di grande aiuto, così come la plasmaferesi, che prevede prelievo del sangue dal quale gli anticorpi anomali vengono rimossi per poi essere nuovamente trasfuso.


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