Con il termine di Miosite si indica un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate da un'infiammazione del tessuto muscolare striato: tali patologie fanno parte delle connettiviti e comprendono tra le altre la polimiosite e la dermatomiosite. Sono malattie autoimmuni croniche, la cui caratteristica principale è la debolezza e il dolore a livello dei muscoli interessati che progressivamente vengono danneggiati. In altre parole, il sistema immunitario – per cause non ancora ben definite – non riconosce il tessuto muscolare striato e lo attacca. Si ipotizza che anche che le malattie infettive contribuiscano a scatenare la malattia.
I sintomi iniziali sono debolezza (astenia) e dolore muscolare (mialgia); in fase avanzata può verificarsi anche atrofia muscolare (una riduzione della massa muscolare e quindi della forza). La miosite colpisce più frequentemente i muscoli che consentono il movimento e che sono prossimi al tronco, ovvero quelli del collo, delle spalle, delle cosce e delle braccia. Possono essere coinvolti anche i muscoli della deglutizione.
La miosite può inoltre associarsi ad altre malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico, l'artrite reumatoide, la sclerodermia, la sindrome di Sjögren, e a tumori.
Sebbene nella maggior parte dei casi si risolva positivamente, se trascurata può avere gravi complicanze e per questo va sempre riconosciuta e trattata.
Per arrivare a una diagnosi ci si basa, oltre che sull’esame obiettivo, su analisi del sangue, la biopsia dei muscoli interessati, l’elettromiogramma che valuta l’attività elettrica dei muscoli, la risonanza magnetica (RM), e la tomografia computerizzata (TC).
La terapia, in relazione al singolo caso, prevede l’impiego di corticosteroidi, immunosoppressori, immunoglobuline, farmaci biologici.
È consigliato anche l’esercizio fisico. In alcuni casi potrebbe essere utile l'assunzione di vitamine e minerali.