Con il termine Mielopatie si indica genericamente l’insieme di patologie che possono colpire il midollo spinale o il midollo osseo emopoietico (midollo all’interno del quale si formano gli elementi che compongono il sangue). Tra queste, la stenosi spinale (restringimento del canale spinale che provoca una compressione), la mielite (infiammazione del midollo spinale), la mielopatia vascolare.
L’origine di queste malattie può essere varia: processi tumorali, infezioni, compressioni, problemi vascolari, patologie degenerative (sclerosi multipla), carenza di vitamina B12. Si possono avere forme acute e forme croniche.
I sintomi sono correlati alla causa scatenante, in generale il dolore è comune a tutte le forme ed è localizzato in una sede connessa all’origine della malattia. Si possono manifestare difficoltà a camminare, debolezza, atrofia o paralisi muscolare e perdita di forza, dolori muscolo-scheletrici, sciatalgia, dolori agli arti inferiori, formicolio e senso di bruciore a mani e piedi (parestesie), mal di testa, disfunzioni vescicali o intestinali, disfunzioni erettili.
La diagnosi delle mielopatie viene posta ricostruendo la storia clinica del paziente (anamnesi), con l’esame neurologico e una serie di esami dalla mielografia alla risonanza magnetica (RM) e alla tomografia computerizzata (TC), oltre a specifiche analisi del sangue.
Il trattamento di una mielopatia è in relazione alla causa della stessa: comprende tanto approcci farmacologici quanto il ricorso alla chirurgia (come, per esempio, per decomprimere il midollo spinale).