Le mielolesioni, lesioni del midollo spinale, si differenziano in:
- traumatiche:conseguono a una variazione acuta delle dimensioni del canale midollare a causa di una forza estrinseca;
- non traumatiche: secondarie a patologia vascolare, tumorale, displasica, degenerativa, infettiva, flogistica, nutrizionale, iatrogena da radioterapia.
Le mielolesioni traumatiche sono le più frequenti, coinvolgono con maggiore frequenza giovani adulti di sesso maschile e avvengono in 20-55 nuovi casi all’anno ogni 1.000.000 di abitanti. Le cause principali di mielolesioni traumatiche sono gli incidenti stradali (50% dei casi), le cadute (24% dei casi, soprattutto negli anziani), gli eventi violenti (11%) e le attività sportive o ricreative (9%).
Le mielolesioni possono accompagnarsi o meno a lesioni della colonna vertebrale. Nel caso di fratture vertebrali queste possono essere amieliche o mieliche, cioè rispettivamente senza o con interessamento neurologico. La gravità della lesione midollare può essere di grado diverso:
- commozione (reversibile);
- contusione (non sempre e non del tutto reversibile);
- compressione (parzialmente reversibile se limitata come durata);
- sezione (irreversibile).
La varietà del quadro clinico delle lesioni spinali è quindi molto ampia.
La mielolesione, in ogni caso, può comportare nel paziente alterazioni motorie, della sensibilità, delle funzioni vegetative e delle possibilità relazionali, in rapporto al livello di sofferenza midollare.
I pazienti che sopravvivono all’evento acuto possono andare incontro, inoltre, a diversi tipi di complicanze anche gravi.
Il percorso terapeutico-assistenziale-riabilitativo è complesso e inizia con la fase dell’emergenza protraendosi sino al recupero socio-familiare; ha come finalità, oltre che la prevenzione e attenuazione delle complicanze, il recupero della massima autonomia e indipendenza, compatibilmente con il livello di lesione midollare e le condizioni generali del paziente.