Malattie dell'apparato digerente

L’apparato digerente è sostanzialmente un lungo tubo cavo che comincia con la bocca, prosegue con la faringe e l’esofago, quindi lo stomaco e l’intestino, a sua volta diviso in tenue, colon e retto. La sua funzione è quella di introdurre i cibi e le sostanze nutritizie contenute negli alimenti, per poi digerirli, assorbirli ed eliminarne i prodotti di scarto.

È facile desumere che le malattie dell’apparato digerente sono numerosissime e molto varie tra loro.

L’esofago, per esempio, può essere soggetto a malattie da alterata motilità (da ipermotilità, come l’acalasia o da ipomobilità, come la malattia da reflusso gastroesofageo). Si definisce invece esofago di Barrett quella condizione in cui il tessuto che riveste l’esofago viene sostituito con un epitelio simile a quello che riveste stomaco e duodeno, come a difesa dai continui attacchi acidi imputabili a un reflusso cronico.

Lo stomaco va soggetto essenzialmente a fenomeni infiammatori (gastrite, in numerose varianti) che possono degenerare in ulcera peptica, o gastrica.

L’intestino è interessato da diarrea, stipsi e dal gruppo delle malattie infiammatorie intestinali: la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa.

Ciascuno di questi segmenti del canale alimentare può poi andare incontro alla formazione di tumori: per questi si rimanda alle specifiche trattazioni: tumori dell’esofago, tumori dello stomaco, dell’intestino, tumori dell’ano.

Diagnosi e trattamento di ciascuna di queste condizioni sono in relazione alla stessa.


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