Lesioni vertebrali

Le vertebre (le ossa della colonna vertebrale) possono collassare o fratturarsi. Il collasso di una vertebra, di solito, si ha nell’osteoporosi, mentre le fratture sono dovute a traumi e – anche qui – all’osteoporosi a causa della demineralizzazione del tessuto osseo che perde di conseguenza consistenza ed elasticità. Il problema delle fratture vertebrali da osteoporosi è enorme, si calcola che in Italia se ne verifichino centomila ogni anno. Anche patologie oncologiche possono causare lesioni vertebrali.

Il sintomo classico delle fratture vertebrali è un dolore molto forte e invalidante, anche se quelle di natura osteoporotica sono più subdole e potrebbero non venire diagnosticate subito. In ogni caso, il dolore a carico dei segmenti dorsali o lombari della colonna, specie se correlato a sforzi anche modesti, in un soggetto a rischio, non va mai sottovalutato, a maggior ragione se non migliora con gli antidolorifici ed è costante nel soggetto in posizione eretta.

Le fratture vertebrali, in particolare quelle multiple, possono causare una diminuzione della statura del soggetto e alterare la postura e il movimento.

La diagnosi si fa sostanzialmente attraverso la radiografia della colonna vertebrale.

Il trattamento di una lesione vertebrale prevede un periodo di riposo a letto e l’assunzione di farmaci antidolorifici. In alcuni casi è consigliato anche indossare un tutore ortopedico per sostenere la schiena. Ma, il più delle volte, è necessario ricorrere al trattamento chirurgico. Negli ultimi anni si sono avuti grandi progressi in questo settore e tecniche quali la vertebroplastica e la cifoplastica sono di grande efficacia oltre che mini-invasive. La prima prevede l’iniezione nella vertebra interessata di cemento acrilico, la seconda l’inserimento nel corpo vertebrale di un palloncino che poi viene gonfiato fino a dilatare il corpo vertebrale che poi viene iniettato con cemento o osso sintetico che lo consolida.


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