Le Ustioni sono lesioni a carico della cute e dei tessuti sottostanti causate da fonti di calore, sostanze chimiche, elettricità e radiazioni solari o ionizzanti (generate da radioterapia, raggi X o tomografia computerizzata). La profondità del danno e la percentuale di estensione sul corpo consentono di classificare le ustioni in tre gradi:
• Ustioni di primo grado: le meno gravi. Interessano l’epidermide, cioè lo strato più superficiale della cute. Possono causare arrossamento e edema, ma non vescicole e sono dolorose;
• Ustioni di secondo grado: coinvolgono anche il derma, ovvero il secondo strato della cute e sono accompagnate da vesciche piene di liquido chiaro (flittene). Sono a loro volta suddivise in semplici e profonde, queste ultime contraddistinte da tempi di guarigione più lunghi ed esiti cicatriziali. Sono molto dolorose;
• Ustioni di terzo grado: interessano gli strati più profondi della pelle e possono essere non dolorose poiché il danno si estende fino ai nervi che, se compromessi, non possono più trasmettere gli stimoli dolorosi. La cute colpita diventa dura, con croste, di colore bianco, rosso vivo o nero. Sono caratterizzate da tempi di guarigione molto lunghi, cicatrici e talvolta richiedono amputazione o trapianto tissutale. Nei casi più severi determinano il decesso del paziente.
Le ustioni gravi possono causare complicazioni dovute a disidratazione con conseguente shock, infezione, squilibrio chimico (quando i fluidi e gli elettroliti dell’organismo non sono più bilanciati) e rilascio nel sangue della proteina mioglobina che, se in eccesso, danneggia i reni. La diagnosi delle ustioni tiene conto dell’entità di queste complicazioni valutate mediante analisi del sangue, nonché della pressione arteriosa del paziente, della frequenza cardiaca, del volume di urina e dell’estensione e profondità delle ferite.
Le ustioni superficiali possono essere trattate raffreddando la zona lesa con acqua a temperatura ambiente. L’ustione va pulita con cura e, quando necessario, trattata con crema antibiotica e bendaggio sterile. Le ustioni gravi richiedono invece l’ospedalizzazione in centri specializzati dove può essere necessario un intervento chirurgico in caso di inadeguata irrorazione sanguigna degli arti coinvolti. La cute danneggiata in modo irreversibile potrà essere sostituita con innesti cutanei. Fondamentali saranno anche la somministrazione di liquidi, la cura costante della cute, una dieta appropriata e la fisioterapia. Qualora il paziente sviluppi depressione post-trauma sarà altresì necessario un adeguato intervento con farmaci e/o psicoterapia.