Il cheratocono è una malattia dell’occhio: consiste in una patologia degenerativa della cornea (la membrana trasparente che costituisce la porzione anteriore della tonaca fibrosa del bulbo oculare). Le fibre di collagene che si trovano nella cornea si deformano progressivamente, si assottigliano e si allungano verso l’esterno: si ha pertanto una curvatura irregolare nella quale si perde la sfericità dell’occhio il cui apice si presenta così in forma conica (da qui l’origine della parola: cono della cornea, in greco keratos). Nei casi più importanti detta sporgenza conica può anche essere osservata, specie di profilo.
Il cheratocono può colpire uno solo come entrambi gli occhi e può essere fatto risalire a fattori genetici, ambientali o a disfunzioni ormonali, come disturbi della tiroide o dell’ipofisi.
Di solito, esordisce durante la pubertà o l’adolescenza progredendo sino ai 30-40 anni di età.
Esiste anche una forma acuta per la rottura improvvisa della membrana basale a livello della cornea, detta membrana di Descemet.
La curvatura che si è venuta a creare modifica il potere refrattivo della cornea con il risultato che si ha una distorsione delle immagini e una visione confusa sia da vicino che da lontano: ne conseguono pertanto miopia, astigmatismo, e aberrazioni visive. Può accompagnarsi a cefalea, lacrimazione alterata, senso di abbagliamento.
Se viene diagnosticato in tempo, grazie alle moderne tecniche di chirurgia conservativa, ha una buona prognosi. In un quarto dei casi si ricorre al trapianto di cornea.