L’attività ambulatoriale (clinica e diagnostica) di norma è propedeutica allo svolgimento della eventuale successiva attività chirurgica o riabilitativa, in quanto consente il corretto e preciso inquadramento della problematica urologica riferita dal paziente.
Vengono abitualmente svolte prestazioni per patologie urologiche tumorali (come il tumore del rene, tumore della vescica, tumore della prostata, ecc), patologie urologiche benigne (come la calcolosi urinaria, iperplasia prostatica, ecc), neurourologiche (come l'incontinenza urinaria neurogena, ecc) e riabilitative (come, per esempio, il disturbo di svuotamento vescicale ed intestinale).
La continuità assistenziale nasce da un primo contatto ambulatoriale, si sviluppa nella fase diagnostica (frequentemente di tipo multidisciplinare, mediante il coinvolgimento di specialisti anche di altre branche mediche), e prosegue, in caso di necessità, con trattamenti chirurgici e/o riabilitativi.
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