Apnee, sonnolenza e rischio alla guida

Secondo una ricerca firmata da due studiosi – Maria Bonsignore e Oreste Marrone - con Francesco Fanfulla, direttore del Centro di Medicina del sonno dell’IRCCS Pavia – e pubblicata da Sleep Medicine Clinics nel 2019, «l'apnea ostruttiva del sonno è associata ad eccessiva sonnolenza diurna in circa il 50% dei casi e ad un aumentato rischio di incidenti alla guida». Il trattamento con la ventilazione meccanica delle vie aeree, scrivono i clinici, «riduce efficacemente tale rischio, ma la compliance al trattamento con ventilazione continua delle vie aeree è spesso non ottimale».

Un problema che è cresciuto di rilevanza dopo che nel 2014 è stata modificata la Direttiva dell'Unione Europea sul rischio di guida, approvata otto anni prima. «Di recente», aveva scritto la Commissione europea pubblicando la Direttiva 2014/85/Ue, «sono stati pubblicati studi e ricerche che confermano come la sindrome delle apnee ostruttive da sonno sia uno dei principali fattori di rischio negli incidenti automobilistici. Pertanto questa patologia non dovrebbe più essere ignorata nell'ambito della legislazione unionale in materia di patente di guida».

Dopo le modifiche il mantenimento della patente di guida nei pazienti con apnea ostruttiva del sonno richiede la valutazione della sonnolenza e l'adesione al trattamento continuo della pressione positiva delle vie aeree, ma permane l'incertezza sui metodi ottimali per valutare la sonnolenza su larga scala.

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