Osteoartopatia professionale

Le Osteoartropatie sono lesioni, alterazioni o artrosi a carico di polso, gomito o spalla, causate da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano-braccio quando si lavora per lunghi periodi con attrezzature o macchinari che generano un movimento percussorio o percussorio-rotatorio (scalpelli ad alimentazione pneumatica, motoseghe, martelli perforatori…). Per questo motivo sono considerate malattie professionali dalla Commissione dell’Unione Europea e dalla legislazione del nostro Paese.

Oltre alle vibrazioni meccaniche di bassa frequenza ed elevata ampiezza, a causare lesioni osteoarticolari possono essere anche sforzi intensi, sovraccarichi articolari e posture non adeguate. A seconda della parte lesa, le osteoartropatie includono artrosi carpo-metacarpale, artrosi radiocarpica, cisti, vacuoli e malacia del semilunare per la mano; osteoartrosi e sperone olecranico per il gomito; artrosi scapolo-omerale, periartrite scapolo-omerale e artrosi acromion-claveare per la spalla.

I principali sintomi delle osteoartropatie professionali sono dolore, deformità articolari, tumefazioni, gonfiori e un movimento limitato degli arti superiori.

L’indagine diagnostica che mira a verificare la presenza di osteoartropatie è fondata sull’esame obiettivo, l’anamnesi per indagare l’occupazione del soggetto e su accertamenti radiografici.

I lavoratori esposti a vibrazioni regolari devono essere sottoposti a periodiche visite mediche di sorveglianza, peraltro previste dalle normative sul lavoro.


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