Sindromi ipocinetiche

La Sindrome ipocinetica o sindrome da immobilizzazione è la condizione caratterizzata da una ridotta o del tutto assente autonomia del movimento. Può avere una insorgenza di tipo acuto o cronico e se non prevenuta o contrastata può degenerare sino a causare una completa disabilità o la morte del paziente.

La Sindrome ipocinetica insorge prevalentemente nell’anziano a seguito di altre patologie che lo costringono a letto. Le cause principali dell’allettamento possono essere malattie polmonari, neurologiche, cardiache o dell’apparato locomotore, ma anche condizioni quali presenza di ostacoli alla deambulazione e conseguente timore di cadute, depressione, indigenza, solitudine, mancanza di un supporto al movimento (bastone, deambulatore per anziani).

I sintomi e i segni caratteristici sono la riduzione della massa (ipotrofia) e della forza muscolare (ipostenia), debolezza, deformazioni cartilaginee e fragilità ossea con osteoporosi, formazione di trombi, pressione bassa, riduzione del volume respiratorio, disturbi cognitivi e depressione dovuta alla perdita di autonomia con conseguente assistenza obbligata da parte di terze persone, riduzione dell’appetito che sfocia in malnutrizione e disidratazione, stipsi e incontinenza fecale e urinaria. A causa di una prolungata immobilità a letto possono insorgere anche piaghe da decubito.

La diagnosi si basa su un esame obiettivo atto a verificare la gravità della sintomatologia per provvedere a una adeguata terapia che riduca i rischi di peggioramento.

Il trattamento è di tipo preventivo e occupazionale. È bene incoraggiare il paziente a limitare la sua permanenza a letto, spronandolo a riprendere le attività quotidiane o a svolgere piccoli movimenti qualora impossibilitato a tornare in piedi. Importante è anche la stimolazione ad assumere quantitativi adeguati di liquidi e nutrienti e fare in modo che il suo corpo sia sempre ben pulito. Per evitare l’insorgenza delle piaghe da decubito è necessario assicurarsi che la cute resti asciutta, idratata e integra e fare sì che il paziente cambi postura più volte al giorno e utilizzi supporti antidecubito. Una terapia strumentale può aiutare in caso di dolori o per il potenziamento muscolare (elettrostimolazione).


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