Ipoacusia professionale da rumore

L’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali la diminuzione permanente della capacità uditiva o ipoacusia da rumore, che rappresenta ancora oggi una delle malattie professionali più diffuse.

I sintomi dell’ipoacusia professionale da rumore sono sordità progressiva, difficoltà alla comprensione delle parole e dei suoni in ambiente rumoroso, acufeni (fischi, ronzii, fruscii, pulsazioni), iperacusia (ridotta capacità di tollerare rumori esterni).

La diagnosi di ipoacusia professionale da rumore si effettua attraverso un’anamnesi accurata, comprendente tanto l’anamnesi lavorativa quanto le abitudini del soggetto nel tempo libero. Attraverso il datore di lavoro o uno specialista di medicina del lavoro si indaga anche sull’entità del rumore nell’ambiente lavorativo. Gli accertamenti prevedono l’esame della funzionalità uditiva attraverso l’uso di diapason, l’esame audiometrico tonale, l’audiometria vocale, la timpanometria.

Il trattamento dell’ipoacusia professionale da rumore si concentra sulla riduzione del fastidio causato dagli acufeni con l’assunzione di farmaci vasoattivi e glicocorticoidi. Ovviamente, al contempo, andrà ridotta/sospesa l’esposizione professionale al rumore e adottate tutte le misure protettive per l’attività in ambienti rumorosi (come l’uso di tamponi per la protezione auricolare, tappi, cuffie), misure che peraltro nei lavoratori esposti sono previste per legge. L’applicazione di una protesi acustica può rendersi necessaria quando il danno non sia reversibile.


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